DETAIL WORK
Salomé (2008).


Stone, resin and iron / Pietra, resina e ferro, cm 60 x 90 x 137.

L’episodio della danza di Salomé è ben presente nell’immaginario comune, ma è fortemente condizionato dal preconcetto romantico che la descrive come una navigata cortigiana che grazie al suo fascino erotico ammalia uomini di potere per il proprio rendiconto. Eppure Salomé era inequivocabilemente una bambina: sia in Matteo che in Marco, il testo greco originale non riporta la parola kore, ‘ragazza’, ma il diminutivo korasion, ‘ragazzina’, ‘bambina’. “Danzando sono uscita dalla stanza delle fanciulle”, con questa libera traduzione dalle Fenicie di Euripide, Zucconi cerca un anello di congiunzione tra la cultura greca e quella cristiana; non è interessato a narrare la storia evangelica, ma ne vuole interpretare la valenza mitica: il lacerante passaggio dall’infanzia all’età adulta. è con la sua danza che Salomé cresce, esce dalla “stanza delle vergini”, delle “fanciulle”, perché è la causa che porterà all’effetto della decollazione; ma è anche con leggerezza che si avvia sulla strada degli adulti venedo per la prima volta in contatto con la morte. Salomé, datata 20 novembre 2008, rimane probabilmente la più straordinaria ed estrema dimostrazione delle potenzialità offerte dalla tecnica kenoclastica. Senza tema di smentita, si può infatti sostenere che Salomé sia l’unica figura in pietra al mondo a sostenersi sulla punta dei piedi e ad avere un braccio esteso completamente libero da sostegni visibili. L’opera non solo utilizza un gesto tecnico senza precedenti, ma segna anche il passaggio denitivo alla nuova estetica zucconiana, in cui la tecnica non è fine a se stessa, ma apre nuove strade estetiche, compositive e filosofiche; in cui la tecnica non è soltanto espressione di bravura ma soprattutto azione di una forza nel tempo, avvicinando alla finitezza e alla fragilità dell’uomo un materiale che fino a poco prima era il materiale degli dei, potenzialmente eterno, immutabile. La pietra diventa carne e le figure diventano individui. è la piccola Alessia Muraro a dare le fattezze alla piccola Salomé: la scultura da ideale si è fatta umana.

EXHIBITIONS / ESPOSIZIONI
2010 Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco - Milano
2011 Musei Civici di Palazzo Farnese - Piacenza
2012 Cassero per la Scultura - Montevarchi





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