DETAIL EXHIBITION
AAM2013 - MILANO


 .CHRISTIAN ZUCCONI. SGUARDO NUDO. A cura di LORETTA MOLINARI.

Lo scultore concepisce lo spazio a lui dedicato come un enorme blocco di marmo da cui ricavare un percorso fisico ed emotivo per lo spettatore. Immaginando gli spazi tra le opere come creati dal passaggio dell’osservatore e dall’azione dell’osservare, per l’artista è lo sguardo stesso a diventare scalpello.
L’idea di immaginare l’intero spazio come “blocco” si riflette nella scelta di ricreare una parte della “quarta parete” nella zona di sinistra, dove una struttura in legno industriale costruita ad hoc circoscrive lo spazio e mostra una scultura che sembra essere ancora in lavorazione. In questa operazione, infatti, le opere sono scelte soprattutto per il particolare legame concettuale più che iconografico, in modo che ognuna di esse possa interagire e rispecchiarsi con le altre attraverso un gioco di richiami e rimandi di cui lo spettatore deve essere il vero e proprio cardine: è il suo sguardo a rispondere; il suo “agire” muovendosi e osservando ad innescare il percorso.
Le altre opere presentate sono l’installazione Blindness, in cui venti teste in travertino sono impossibilitate alla visione da uno spesso strato di catrame, e, di fronte, la Madonna del Latte. Esposta nel 2012 da Zucconi con una maestosa gonna in tulle nel Museo dell’Opera del Duomo di Prato per la cura di Luca Beatrice, in questo caso l’opera viene svestita dall’artista per mostrare allegoricamente la difficoltà e la nudità della Chiesa Cattolica (di cui la Virgo Lactans è simbolo) in questo particolare momento storico. In linea con questa visione ripulita di ogni orpello, presentato in una sorta di “rappresentazione sacra” tra i due Cherubini bendati, il video Blank propone l’immagine della modella che posò per la Madonna del Latte dipinta di bianco su fondo bianco: non-colore per eccellenza, simbolo d’assenza, metafora di uno svuotamento che solo l’emotività dello spettatore può provare a riempire.
Gli “sguardi rivolti verso l’interno” delle teste “cieche”; lo sguardo della Madonna del Latte svestita fisso verso lo spettatore; lo sguardo della modella che dal video osserva se stessa e lo spettatore in una sorta di richiesta muta; lo sguardo dello spettatore stesso che “scava” fra gli spazi per trovare infine la propria dimensione… Zucconi porta in scena le dinamiche di uno Sguardo nudo.

Loretta Molinari





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